Versione A
Sta.Maria - Ofenpass - Livigno
Distanza: 39.7 km
Salita: 738 m.s.l.m.
Difficoltà: media
A Finstermünz si trova, a sinistra, un ristoro, dove, a 5 km dal punto di arrivo, è possibile riempire per l'ultima volta la propria borraccia.
Coloro che, per motivi di salute, non riuscissero oggi a seguire il percorso B, attraverso il Passo Stelvio, potranno consolarsi con questo tracciato che attraversa la magnifica natura della Val Venosta. Come per il percorso B, si scala il Passo di Resia lontano dalla strada principale cambiando il lato della strada al Passo, da dove si segue la ciclabile della Val Venosta. Arrivati a Resia, però, dobbiamo lasciare questa bella pista, e seguiamo la strada principale fino a Curon, dove si imbocca la Valle Langtauferer fino a svoltare al Rif. Alpino Melag. La salita fino al Rifugio Alpino (1915 m.) attraversa zone di alta montagna con scorci bellissimi sulle montagne circostanti, come il ghiacciaio di Weißkugelkamm. In fondo alla valle un rifugio gestito sembra fatto apposta per una pausa.Ritornati a Curon il percorso continua seguendo la strada del Passo Resia, fino a S. Valentino alla Muta, da dove si segue l'indicazione a sinistra in direzione Ultimo.La strada che che seguiamo è un percorso alternativo alla molto trafficata Statale del Passo Resia; quest'ultima rappresenta una scorciatoia per chi non ha paura di incrociare automezzi in discesa. L'alternativa che suggeriamo è comunque più bella, poiché, con un percorso leggermente ondulato, attraversa gli antichi borghi della Val Venosta. A Ultimo si continua in direzione Malles, mentre svoltando a destra è possibile raggiungere la Statale del Resia.
Attraversiamo Malles, puntando verso Laudes. Dopo questo paese, all'altezza del Ponte di Calva, raggiungiamo il fiume Rambach, che seguiamo fino a Tubre.
Passato Tubre si raggiunge la frontiera con la Svizzera, che segna l'inizio della Val Müstair, seguendo la quale guadagnamo in breve l'omonimo paese. Ancora tre chilometri e incontriamo il cartello di Santa Maria, località che segna la fine di questa giornata.
Passi 2
Versione B
St.Maria - Umbrail - Bormio - Tirano - Bernina - Livigno
Distanza: 119.1 km
Salita: 3446 m.s.l.m.
Difficoltà: media
Questo percorso presenta due aspetti particolarmente interessanti: il bellissimo e, grazie all'effetto calamita del vicino Passo dello Stelvio, poco frequentato Giogo di Santa Maria, sul cui percorso sorge un solo edificio; La Forcola di Livigno, che rappresenta uno dei passi più difficili delle Alpi, con i suoi 1865 metri di dislivello da Livigno. La giornata inizia con la salita del Giogo di Santa Maria, del quale ci siamo fatti un'idea con la discesa del giorno prima. A quest'ora della mattina il versante nord è ancora completamente nell'ombra, quindi le temperature durante i primi chilometri attraverso il bosco, possono essere abbastanza fresche. Durante questa parte di tragitto, guardando verso nord, possiamo osservare la Val Müstair, che si estende all'orizzonte fino al Pass dal Fuorn. Sono visibili sia il Passo che il ristoro. Dopo 5 km, nel tratto sterrato, il bosco si ritira poco a poco, lasciando passare i primi raggi di luce. Alla fine della parte non asfaltata, lunga 2,5 km, ci troviamo in un paesaggio montuoso desolato. Lo stretto canalone dove serpeggia la strada si assottiglia sempre di più, e sui due lati delle rocce rosse danno all'ambiente un tocco ancora più tipico di alta montagna. Con una serie di tornanti la strada sale sempre più in alto: 1126 metri di dislivello da superare in appena 13 km: un passo veramente difficile!! La discesa che segue verso Bormio e la Valtellina sulla Statale dello Stelvio è una vera delizia: non solo i maniaci delle alte velocità, ma anche gli appassionati dei tornanti stretti troveranno, nei 16 chilometri che seguono, pane per i propri denti. Al bivio che si trova alla fine della discesa prendiamo la strada sulla sinistra e attraversiamo Bormio, in direzione Tirano. A circa due chilometri da Bormio lasciamo la nuova strada statale, in direzione Valdisotto. Dopo 25 km da Bormio, attraversiamo Grosio; ancora 6 km eccoci a Mazzo. Queste due località rappresentano altrettanti punti di partenza per il lato nord del famigerato Mortirolo. Passato Mazzo, ancora 10,5 chilometri ed eccoci arrivati a Madonna di Tirano (438 metri), da dove si snoda la strada per il Passo Bernina e, nel nostro caso, per la Forcola di Livigno. Da questo punto ci aspettano 1877 metri di dislivello da percorrere in 36,5 chilometri. Poco dopo Tirano rieccoci in Svizzera e, con una salita regolare, si raggiunge il Lago di Poschiavo, il quale obbliga a una pausa per ammirare il paesaggio d'insieme sui versanti dove brillano i ghiacciai. Dopo il lago ecco un altro tratto pianeggiante; la salita da questo punto non è mai troppo impegnativa. Tuttavia, dopo aver preso la deviazione per il Passo Forcola, inizieranno a farsi sentire i 106 chilometri fin qui percorsi. Dopo 3,5 chilometri e 265 metri di dislivello raggiungiamo la Forcola di Livigno, che si trova in un punto stretto della valle, con depositi di detriti. La discesa che segue si interrompe per noi dopo 13,5 chilometri e 500 metri di dislivello a Livigno Passi 2
Versione C
St.Maria - Umbrail - Bormio - Gavia - Foscagno - Livigno
Distanza: 116.2 km
Salita: 3738 m.s.l.m.
Difficoltà: media
Ancora più bello del tour B è questa variante: in questo caso si scalano 4 Passi, tra i quali il Giogo di S. Maria e il magnifico Passo Gavia, che non può mancare in un Tour delle tre nazioni per i più allenati. Secondo il sito quäldich.de è uno dei Passi più belli in assoluto. Seguiamo il Tour B fino a Bormio. Poi, verso la fine del paese, curviamo a sinistra e imbocchiamo la Valfurva fino a S. Caterina. Da questo punto inizia il vero e proprio Passo Gavia: i tornanti sono più stretti, le strade più anguste, i cambiamenti più repentini. Arrivati al Passo bisogna percorrere il primo tornante in discesa, per ammirare il versante Sud, con il Lago Nero e la Valle di Messi una delle più belle delle Alpi. Anche il ritorno trasmette sensazioni forti. A Bormio prendiamo la strada in direzione Foscagno/Valdidentro e raggiungiamo Torripiano, alla base del Passo di Foscagno. L'ampia strada sale relativamente piano, permettendo una buona visuale sulla catena di montagne circostanti, una vera manna rispetto alle fatiche che abbiamo affrontato. Quattro chilometri prima del Passo la strada attraversa un bosco di larici, restringendosi un poco. La parte finale della presenta invece una galleria artificiale. Da questo punto si scende per 300 metri di dislivello in un'ampia vallata circondata da montagne brulle, che attraverseremo per raggiungere il Passo d'Eira. Ancora 5 chilometri e 400 metir di dislivello e raggiungiamo la tappa principale a Livigno.
Passi 4